giovedì 28 febbraio 2013

Cannoli al curry

Confesso: sono una stalker di carrelli extracomunitari. Al supermercato adoro guardare i carrelli della spesa fatta dai mediorientali. Mi piace capire cosa gli piace, come va il loro processo di integrazione con noi occidentali. Guardo quali prodotti comprano. Per esempio ho notato che le donne cingalesi o pakistane sono molto attente alla cura del corpo e della pelle soprattutto. Per lo più acquistano creme per il viso di marche abbastanza sponsorizzate. Gli uomini oltre ad essere dei "birraioli"- mi rendo conto che essendo proibita nei loro paesi, la birra rappresenta il massimo della trasgressione da raccontare su skype ai parenti rimasti in patria- sono degli amanti dell'insaccato: salame, prosciutto crudo, mortadella. Tutto ciò mi rende felice, mi fa tirare un respiro di sollievo; l'apice lo raggiungo quando alla cassa, mentre mettono i prodotti sul nastro, leggo sulla confezione: "Cannoli di Sicilia".
In fondo, se ci pensate, esiste solo un' unica razza: quella umana.


martedì 19 febbraio 2013

Adotta un Paladino. VI puntata

Per Orlando l' altezza è un handicap, come per tutti gli uomini di potere d'altronde. 
Cerca sempre un modo per apparire più alto. Proprio oggi mi ha chiesto se posso comprargli delle scarpe con i tacchi...

lunedì 18 febbraio 2013

Guardare con la mente e pensare con gli occhi

Guardare con la mente e pensare con gli occhi. L'arte è innanzi tutto comunicazione, racconto. Spesso c'è molta più trama in un quadro che in una novella. Per esempio - sì mi sono fissata col Manierismo, confesso- "l'Allegoria del trionfo di Venere" di Agnolo Bronzino -1450 circa- non è altro che un'allegoria dell'amore sensuale. L'inganno dello stesso. Venere in primo piano (si capisce dal pomo d'oro del giudizio di Paride, la dea gli aveva promesso l'amore di Elena), bacia il figlio Cupido,che le sfiora un capezzolo. Il putto con i campanelli alla caviglia, che sparge petali di rosa, il riflesso più immediato del piacere carnale, la Gioia; ma, al contempo, si è ferito i piedi con delle spine. Dietro di lui una fanciulla ambigua (notate inversione della mano destra con quella sinistra e dal corpo di mostro appena visibile in basso) rappresenta l'Inganno; anche Venere e Cupido si stanno ingannando a vicenda: lei sta rubando una freccia dalla sua faretra, lui le sta sfilando il diadema di perle. Le maschere, simbolo d'inganno per antonomasia.
Sul lato opposto due figure grottesche sono la Disperazione e la Follia (in basso). Il vecchio in alto a destra, accompagnato dalla Verità (in alto a sinistra) scosta un pesante velo ....Che forse "svela" l'altro-vero?- titolo del quadro: "Lussuria mascherata".


domenica 17 febbraio 2013

Ratzinger come Celestino V?





"Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l'ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto."



(Dante Alighieri, Inferno, canto III, 58/60)
                                                                                                      

Dante Alighieri, che era un guelfo bianco, avrebbe contestato a Celestino V di aver provocato, abbandonando il pontificato, l'ascesa al soglio di Bonifacio VIII. Viltade è un termine che Dante usa per altri personaggi come Esau o Giuda, per cui va contestualizzato all'interno della Commedia.

Circa quattro mesi dopo la sua incoronazione,Celestino, nonostante i numerosi tentativi per dissuaderlo avanzati da Carlo d'Angiò, il 13 dicembre  1294  nel corso di un concistoro, diede lettura di una bolla, forse appositamente preparata per l'occasione, nella quale si contemplava la possibilità di una rinuncia all'ufficio di romano pontefice per gravi motivi. L'esistenza di questo documento, il cui originale ad oggi non ci è pervenuto, è ancora controversa nella storiografia.

« Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe [di questa plebe], al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale. »


« Ego Caelestinus Papa Quintus motus ex legittimis causis, idest causa humilitatis, et melioris vitae, et coscientiae illesae, debilitate corporis, defectu scientiae, et malignitate Plebis, infirmitate personae, et ut praeteritae consolationis possim reparare quietem; sponte, ac libere cedo Papatui, et expresse renuncio loco, et Dignitati, oneri, et honori, et do plenam, et liberam ex nunc sacro caetui Cardinalium facultatem eligendi, et providendi duntaxat Canonice universali Ecclesiae de Pastore. »


Che strana coincidenza, eh?

Vi ricordo che nel giorno in cui Ratzinger annuncia l'abdicazione, ricorre l'anniversario della sottoscrizione dei patti Lateranensi, cioè l'11 Febbraio 1929.

Casualità? Illazioni? Complotto?
Chi vivrà vedrà.

lunedì 11 febbraio 2013

Dentista? No, grazie. Meglio una martellata

Il bambino di 8 anni che è accanto a me parla in continuazione. Mi fa domande a mitraglietta. Decido di fargliene una io:“Di che segno sei?“
“Non lo so, devo chiedere alla mamma“
“No, non ti preoccupare dimmi quando sei nato.“
“Il 21 giugno“
“Allora sei del gemelli“
“No, forse no, sono del cavallo anche perché sono figlio unico“



Il rumore del trapano é il compagno dei miei migliori incubi. L‘odontoiatra é lo specialista che in assoluto mi fa venire la nausea, preferirei farmi una gastroscopia piuttosto che farmi tirare un dente. L‘anestesia non mi fa effetto; ce ne vorrebbe una totale per cavalli, così magari evito pure quell'espressione da demente quando hai mezzo lato della faccia paralizzato e  per come parli sembri Super Slot de "i Goonies".
La sala d‘aspetto é sempre piena di soggetti disturbati. Io che dovrei piazzarmi un impianto nella gengiva, comincio a fare silenzioso training autogeno: non fa male non fa male.
Tutto bene fin quando l‘ anziana signora seduta accanto a me: “signorì - la vecchina apre la bocca-che c‘ho l‘ ANGA- dente o mandibola for not sicilian student- che mi sta cadendo mi devo tirare la radice?“.
Voglio morire.La signora ha la seconda guerra mondiale in bocca. Mi vien voglia di scappare come quella volta che giocavo con la sedia elettronica dell‘ambulatorio e il dottore mi beccò in piena imitazione da astronauta sul razzo... Five, four, three...



martedì 5 febbraio 2013

Il mio nome è Smerdjakov, ma puoi chiamarmi Totò

I nomi di persona sono tra i più soggetti ai dettami della moda. In Sicilia, soprattutto, fino a una decina d'anni fa, chiamarsi "Kevin" o "Jessica" creava scandalo tra i tradizionalisti del "Salvatore" o del "Concetta".
Poi venne la TV commerciale e delle fiction e tutti cominciarono a chiamarsi come i protagonisti delle soap trasmesse. Ci fu un periodo in cui tutte le bambine si chiamavano Romina, nei primi anni '80 in cui Al Bano e la Power andavano fortissimi con felicità e nostalgia canaglia.
Per i maschi, invece, era un must:  "Mirko" (o Marco), come il figlio della Lollobrigida.  Ha mietuto migliaia di vittime alle anagrafe più di "Andrea" di "lo chiameremo Andrea " con Mariangela Melato . Quando chiedevi ad un bambino come si chiamava potevi quasi anticiparlo:
"Come ti chiami Mirko o Kevin?"
Alcuni nemmeno si preoccupavano di controllare come si scrivesse correttamente il nome, tanto che una miriade di persone, nei documenti, risultano come " Chevin" o "Giessica".

Bastava veramente poco. Una fiction, uno sceneggiato televisivo, un film strappalacrime che il bambino era bello che battezzato.
Una volta lessi un articolo in cui c'era scritto che un prete si rifiutò di battezzare un bambino il cui nome scelto era "Metallica", come il gruppo musicale. I genitori fecero causa al prete, ma non so come finì. Certo è che il bambino gliene sarà stato grato.

Detto questo, l'altro giorno mentre facevo ordine nella mia libreria, ho trovato un libro di Dostoevskij: "I fratelli Karamazov", un mattone russo che ha per protagonisti tre fratelli che si chiamano Alesa, Dimitrij e Ivan. Se non erro, dovrebbe esserci anche un film o uno sceneggiato. Oltre a quei tre, lo scrittore si inventa anche un fratellastro, e come lo chiama? Smerdjakov. Sì, proprio così: Smerdjakov.
Allora ho pensato:e se qualche mamma ,invaghitasi del personaggio, avesse seguito la moda e avesse chiamato così il figlio? Ma ve lo immaginate qualcuno che si chiama così? Pensate ai diminuitivi: "Smerdy vieni che è pronto in tavola!" "Smerduccio amore di mammà!"
Non oso immaginare quante volte sarebbe esposto al pubblico ludibrio e alle angherie dei compagni di liceo. Ho pena per lui, tanto che sapete che vi dico? Che forse Concetta e Salvatore non sono poi così male....









lunedì 4 febbraio 2013

Adotta un Paladino. V puntata

Orlando é un dormiglione e un sognatore. In perenne crisi d‘identità, ogni tanto si crede un pipistrello e perciò dorme a testa in giù.


sabato 2 febbraio 2013

Gesù usava Windows XP, da una puntata di Voyager

La Madonna e San Giuseppe, secondo uno studio recente della Chiesa, oltre a non avere il bue e l'asinello e ad aver scelto una mangiatoia per non pagare l'IMU, pare che avrebbero preferito Bill Gates a Steve Jobs.

Dopo anni di studio, finalmente si è riusciti a capire cosa volesse significare quell'acronimo ritrovato in moltissime croci e basiliche cattoliche.
Mi riferisco a JXP che starebbe quindi a significare: “Jesus” preferiva XP.

Tuttavia, onde evitare rappresaglie dagli machintosh-boys, la Chiesa si è impegnata a occultare tale scoperta con vangeli e comunicati appositi, volti a fuorviare il pio popolo evangelizzato.
A dimostrazione di questa strabiliante scoperta allego una foto a testimonianza di ciò.
Parola di Giàgobbo