Ore 8.00 a.m
"Pronto ma', come va?"
"Tutto a posto, stavo cucinando per la cena"
"Senti, ti volevo chiedere: ma quel crocifisso gigante che aveva la nonna in camera da letto, dove l'aveva preso?"
"Praticamente, era il periodo della guerra, glielo avevano regalato in cambio di un favore"
"Per un favore? Un crocifisso di legno completo di Gesù alto un metro e cinquanta?"
"Sì, era andata a vestire una signora morta. Siccome erano molto poveri, un parente per ringraziarla le ha detto che avrebbe potuto prendere qualsiasi cosa si trovasse in quella stanza"
"E lei ha pensato bene di portarsi un crocifisso di legno, un souvenir di Gesú in scala originale, per ricordo della magnifica serata trascorsa"
"Sì giusto, effettivamente faceva un po' impressione, aveva pure un avambraccio rotto che era rimasto attaccato al chiodo. Ogni tanto si staccava all'improvviso e oscillava...", mi pare di sentire quasi il crepitío e di vederlo dondolare come un pendolo.
"Scherzi, impressione? Era un incubo dormire dalla nonna, nessuno voleva dormirci, neppure tu. Sembrava quello di Marcellino pane e vino, mi aspettavo che da un momento all'altro aprisse gli occhi e lasciando il braccio inchiodato per il palmo, scendesse dalla croce e mi dicesse "Vieni con me, ti faccio conoscere la mia mamma..." (ndr "Col cazzo" pensavo già a sei anni).
"Ma cosa vai a pensare con la mattinata, sono le otto!"
"Mamma! Ma tu stai cucinando per la cena!"
"Vero, ci sentiamo dopo che se no si bruciano le melanzane"
Click.
Se vi chiedete che fine abbia fatto il crocifisso, non temete, sappiate che ha trovato dimora a casa di mia zia che lo custodisce gelosamente, pronto a terrorizzare la seconda generazione di nipoti.