martedì 23 luglio 2013

Lezione di siciliano n 1: Il palermitano è femmina


La Sicilia dovrebbe fare continente a parte, almeno per la lingua. Al di là delle diatribe sull’origine dell’
Italiano e gli eterni scornamenti tra la Scuola Fiorentina e quella Siciliana, la lingua dell’Isola più grande d’Italia dovrebbe essere considerata patrimonio dell’UNESCO. Tuttavia, all’interno della regione esistono varie correnti di siciliese che a diverse latitudini, ha regole non sempre valide. Il palermitano per esempio costituisce un tomo singolo del dizionario Italiano-Siciliano.
Innanzi tutto per imparare il palermitano corrente, bisogna avere in mente che le lettere r, l, g, q, non solo sono intercambiabili, ma anche opzionali; così che una morbida sciarpa diventa una molbida scialpa,il quaderno si trasforma in guaderno, il problema diventa un probrema- più b ci sono più il probbbrema è grosso- soprattutto se non hai cinguanta euro nel partafoglio.
La “r” è in assoluto la lettera Jolly, come a scala quaranta, la metti dove vuoi e ci sta sempre: quartordici, interpretrazione, cardo (per dire che c’è caldo, non il gambo del carciofo).
Un’altra caratteristica precisa, poi,  è il togliere le doppie quando ci vogliono e metterle quando non serve, e quindi abbiamo che il piccante è meno piccante perchè è picante e che la mia nuova bigigletta è nuova fiamante.
Altra regola che bisogna tenere a mente è l’invertibilità della p e la f.
“Scusi, vorrei una penna a sfera”
“Gaetano, piglia una penna a spera alla signorina, ma non ti sporzare troppo col braccio”.

Ok. Metto la penna a spera, aspetta e spera, nella mia borza.
Tutto questo perchè il dialetto palermitano è femmina, tanto da dovere sempre cambiare sesso, quando si può, a tutte le cose per renderle maschili: lo scatolo, l’unghio, il pruno, lo sticchio. Ma la lapa, la minchia, la raggia, quelle rimangono femmine.
Insomma, giù al nord c’è l’Accademia della Crusca e al sud l’accademia dello Scaccio e della Semenza.
E a noi lo scaccio, ci piace. Pultroppo.

“Mia moglie vuole che metto il preservativo, ma Gesù non vuole”


Navigando qua e là mi sono ritrovata sul sito “Amici dei Domenicani”,  come Amici di Maria De Filippi, ma fatto di preti, suore e minorenni.
Nello spazio dedicato “ IL PRETE RISPONDE” ho trovato questo quesito da parte di un marito che non sa come fare a convincere la moglie a non usare il preservativo dal momento che “fa peccato”. La moglie che ha preso la pillola per un po’ di tempo, è già stata accusata di essere una sovversiva dell’ordine e che, se continuerà a fare queste richieste peccaminose, finirà dritta dritta all’inferno


Siccome mia moglie ha deciso di prendere i contraccettivi contro la mia volontà, per quanto riguarda la mia posizione che dovrei fare?Quesito
Caro Padre Angelo,
Sono G.
Avendo già letto altre vostre risposte riguardanti gli anti concezionali, evito di farvi la domanda perchè ho già le idee chiare su come la Santa Chiesa ci comanda.
Noi abbiamo due bellissimi maschietti per dono del Signore, ma dopo il secondo bimbo mia moglie solo all’idea di poter avere un’altra gravidanza le viene da piangere dicendo di non saperla affrontare. Per questa ragione ha deciso di prendere la pillola contraccettiva perchè secondo lei resta la più sicura, almeno pensa.
La mia domanda è: siccome è lei ad aver deciso di prendere i contraccettivi contro la mia volontà, per quanto riguarda la mia posizione che dovrei fare? Dovrei astenermi da rapporti sessuali, oppure visto che non è mia l’idea posso avere dei rapporti senza fare peccato?
IL PRETE RISPONDE
Carissimo G.,
1. è sbagliato prendere la pillola per tutti i danni che comporta sia nell’ordine fisico sia nell’ordine morale.
Già tutti i medicinali hanno le loro contro indicazioni. E queste si tollerano per eliminare dei mali già presenti.
Ma qui non viene eliminato alcun male e si aggrava pesantemente il proprio corpo per cui dell’uso della pillola contraccettiva, prima o poi, si ha sempre amaramente da pentirsene.
Qui è il caso di dire che alcune ditte farmaceutiche fanno i loro interessi economici sulla pelle delle donne.
2. Non parlo degli effetti nell’ordine morale dei quali ho già parlato in diverse risposte. È sufficiente che ricordi che, assunta per fini contraccettivi, non è mai lecita perché altera il disegno di Dio sulla sessualità e sul significato dei rapporti coniugali.
3. Entro adesso nella questione che mi hai posto.
I coniugi, col matrimonio, contraggono il diritto di avere rapporti coniugali. È il cosiddetto debito coniugale di cui parla San Paolo.
Tuttavia questo diritto viene meno quando il rapporto viene attuato in maniera difforme dal progetto di Dio.
Il coniuge non si deve prestare se l’altra parte pone come condizione la contraccezione.
4. Ma qui non sei tu che poni come condizione la contraccezione. È tua moglie che viene meno ad un tuo preciso diritto e ti mette in una situazione imbarazzante di coscienza.
Infatti di per sé né lei potrebbe chiedere il “debito coniugale” e neanche tu, perché di fatto sai che in questo caso cooperi ad un’azione che falsa il progetto di Dio e gli è offensiva.
5. Bisognerebbe che faceste uno sforzo per studiare meglio i metodi naturali, i quali, se bene conosciuti e applicati, danno una sicurezza ancor maggiore dei vari metodi contraccettivi, e senza alcun danno fisico o morale.
6. Diversamente rimane quello che si legge nell’enciclica Humanae vitae: “Non intendiamo affatto nascondere le difficoltà talvolta gravi inerenti alla vita dei coniugi cristiani: per essi, come per ognuno, ‘è stretta la porta e angusta la via che conduce alla vita’ (Mt 7,14; Eb 12,11). Ma la speranza di questa vita deve illuminare il loro cammino, mentre coraggiosamente si sforzano di vivere con saggezza, giustizia e pietà nel tempo presente, sapendo che la figura di questo mondo passa (1 Cor 7,31).
Affrontino quindi gli sposi i necessari sforzi, sorretti dalla fede e dalla speranza che non delude; perché l’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori con lo Spirito Santo, che ci è stato dato (Rm 5,5); implorino con perseverante preghiera l’aiuto divino, attingano soprattutto nell’Eucaristia alla sorgente della grazia e della carità.
E se il peccato facesse ancora presa su di loro, non si scoraggino, ma ricorrano con umile perseveranza alla misericordia di Dio, che viene elargita nel sacramento della Penitenza” (HV 25).
7. Anche la CEI, presentando ai fedeli l’insegnamento dell’Humanae vitae, indica la medesima strada: “Questa evangelica benignità si manifesti specialmente nei confronti di quei coniugi le cui mancanze non derivano da un rifiuto egoistico della fecondità, bensì piuttosto dalle difficoltà, a volte molto serie, in cui si trovano di conciliare le esigenze della paternità responsabile con quelle del loro reciproco amore.(…).
Sarebbe tuttavia un serio errore educativo, se con il loro atteggiamento di comprensione, i sacerdoti finissero per favorire nei coniugi una condotta mediocre o facili accomodamenti: in questo, come in ogni altro settore della vita morale, nessun cristiano può sottrarsi all’impegno di un perseverante e responsabile sforzo per adempiere mediante l’aiuto della grazia la volontà di Dio” (II).
8. Ti consiglio per la tua vita spirituale la confessione frequente, anche ogni quindici giorni. Meglio ancora se settimanale.
Tendi al meglio anche in questo.
E se nell’ambito coniugale vi fossero rapporti non conformi alla legge di Dio, dal momento che tu sapevi in antecedenza che sarebbero stati così, con grande umiltà chiederai perdono anche di questo al ministro di Dio.
Vedrai che il perdono te lo darà sempre e tu sarai più contento.
Altre soluzioni, di manica più larga, lascerebbero sempre una certa inquietudine di coscienza, e da questa inquietudine a ragione vuoi essere risparmiato.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico unitamente a tutta ala tua famiglia.
Padre Angelo
Ora, risponde la Monaca di Manzo, cioè io, che qualora non aveste letto per intero il dibattito vi fa un breve sunto del dialogo. Secondo padre Angelo e quindi la chiesa cattolica:
1 prendere la pillola fa male non solo al corpo ma anche alle tasche.
2 la pillola altera la sessualità perchè altera il disegno- astratto?- di Dio
3 bisogna studiare i metodi naturali perchè sono più sicuri. Sicuri come mettere i calzini bucati in spiaggia e asciugarsi i capelli a mollo nella vasca da bagno.
4 la moglie è costretta a fare sesso e,  s’è il caso, farsi ingravidare perchè Dio ha detto così. Poi se hai 38 figli non è un problema.
5 i rapporti sessuali sono peccaminosi, se e solo se fatti a fini non riproduttivi. Figuriamoci la masturbazione: un genocidio. Il sesso orale? Cannibalismo.
6  la moglie è senza speranza è destinata al peccato e quindi il marito deve pregare per lei, pentirsi, pentirsi e ancora pentirsi. Di che non si capisce, di avere un pene funzionante?
7 se soffri troppo perchè i testicoli ti stanno scoppiando come due zampogne: pentiti e confessa a Dio padre Onnipotente il tuo peccato. Oppure vai in sagrestia…
Quindi ,caro lettore, ora ti ripropongo la domanda:
Siccome mia moglie ha deciso di prendere i contraccettivi contro la mia volontà, per quanto riguarda la mia posizione che dovrei fare?
La Monaca di Manzo risponde:
A 90 gradi, la sua posizione è quella che devi verificare, e non parlo di candeggio.

domenica 21 luglio 2013

Il topo di città Ep. II: il suicidio del calabrone.

 "Aaaaaaaaa mammaaaa è entrato un elicottero" scappo con la tazzina di caffè per tutta la casa.

 "Aaaaaaaaa se ci punge ci fa un pirtuso" mia madre, scappa anche lei con la colazione in mano mentre si leva la ciabatta. La colazione è salva.
Ci fermiamo a guardare il calabrone di tre kg che sbanda a destra e manca e che si suicida dando una capocciata sul quadretto di padre Pio. Muore, cade stecchito a terra. "Io te lo dico sempre che padrepio è miracoloso" , la guardo, sto zitta, osserviamo la carcassa, potrebbe però far finta di essere morto come i soldati americani in Vietnam. "Lo butto"dice mia madre. Lo prende con un foglio di giornale a mo' di lettiga e lo getta dal balcone lasciandolo scivolare "mi che è duro, non si poteva schiacciare era CROCCANTE".
Ancora con la tazzina del caffè in mano, mi viene da vomitare e forse anche a Padre Pio che per l'occasione ha resuscitato l' elicottero che poi è volato via a zampe levate.

sabato 20 luglio 2013

Interpretazione alternativa di fatti storici atto I:la scoperta dell' America

"Io abito a in via Cristoforo Colombo"
"Tu lo sai chi era Colombo?"
"Certo che lo so! É quello che ha INVENTATO l'America! Solo che prima veramente l'aveva inventata un altro cioè DIO , QUINDI é una via col nome inutile

sabato 6 luglio 2013

Il BBgas



Quando per la prima volta il BBgas fece accesso nelle case delle casalinghe siciliane fu un tripudio di
festeggiamenti, nemmeno per l'avvento della televisione vi fu tanta felicità. Mia nonna mi raccontava che in paese, quando la zia Provvidenza comprò la cucina a gas invitò tutte le sue amiche ad ammirare la "sacra fiamma", tipo tempio di Vesta. Passava interi pomeriggi a fissarla. Ammirava il fuoco per la prima volta come fosse una magia. Assurdo come qualcosa di cui oggi si fa un uso comune abbia ricevuto tanta attenzione in epoche non troppo lontane dalla nostra...

Poi stamattina suona il citofono: "c'è posta da firmare". Apro la raccomandata "Sollecito di pagamento per non aver pagato il metano" Bolletta scordata nei malloppi precedenti. Salgo di corsa in casa, accendo il fornello, fiù. Niente fornelletto da campeggio. Anche io come Zia Provvidenza ero felice.