Il papa nano. NOSTRADAMUS l'aveva previsto.
domenica 23 febbraio 2014
martedì 18 febbraio 2014
Sanremo 2014 minuto per minuto
Il Festival inizia con dei disperati che minacciano di buttarsi dalle travi del service perchè non prendono lo stipendio da 16 mesi e stanno perdendo il lavoro. Lanciano una lettera a Fazio che prima promette di leggerla e poi se ne sbatte bellamente accartocciando i fogli tra le mani, come l'involucro della merendina appena mangiata. Però qualcuno di buon senso- visto che gli ascolti saranno calati a picco-lì dietro le quinte l'avrà cazziàto tanto che con l'aria mesta da nutria , salta fuori dopo l'esibizione di Ligabue -noto cantante ligure- che distrugge De Andrè. Durante l'esibizione di quest'ultimo Anche Dori Ghezzi vuole buttarsi dalla trave. E poi è il momento di Arisa che canta; poi è il turno della Casta che ci delizia in italofrancese con una perfomance canterina di "Attaccati a sta banana e ando vai se non ce l'hai" , un grande momento per la televisione kazaka. Poi è il momento di Frankie NRG che.... Zzzz Zzzzz zzzz.....spegni la luce ma'.
venerdì 14 febbraio 2014
Sfruttamento della Costituzione
mercoledì 5 febbraio 2014
Clamoroso: ritrovata lettera di un extraterrestre indirizzata agli italiani
Ecco la notizia integrale. Solo dopo due anni è stato svelato il contenuto.
lunedì 3 febbraio 2014
Devozione Tecnologica
Mi viene in mente una vecchia battuta idiota :
Qual è il santo protettore dei telefonini? San(m) Sung
Cronaca di ieri: Taglia a pezzi la madre e fa esplodere il palazzo
Un’ infermiera eritrea di 42 anni, Lucia Cargnino Galluzzo, decide nel Giugno del 1991 di suicidarsi a casa della madre adottiva, almeno è questo ciò che dichiara agli inquirenti. Quindi apre i rubinetti del gas , accende una sigaretta ed esce di casa. Risultato: tre morti e una decina di persone ferite. Il palazzo completamente deflagrato, terrore tra la gente del posto, il botto si è sentito pure su Nettuno. Polizia, ambulanze, autorità immediatamente sul luogo. La signora Lucia, che già in passato mostrava segni di squilibrio mentale è la principale indiziata e rea confessa. Ripeteva ai poliziotti che non riusciva a superare il fatto che la madre fosse morta, se n’era accorta proprio in quel momento, è stato un gesto d’impeto.
Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco scavano giorno e notte per recuperare i corpi degli inquilini della palazzina, si cerca senza risultato anche il corpo della madre.
Succede poi, dopo un paio di giorni, che nella discarica di Bellolampo viene ritrovato un cadavere di un’anziana signora tagliato in due. Per il perito autoptico dell’istituto di medicina legale non vi è alcun dubbio: si tratta del corpo di Antonietta Cargnino Galluzzo, la madre dell’attendente suicida.
La figlia, qualche giorno prima, non solo aveva ucciso la madre, ma l’aveva fatta a pezzi e gettata nella spazzatura della stessa Via Gemmellaro , cuore di Palermo, dove le due donne abitavano.
La notizia fece immediatamente il giro d’Italia, tanto che l’allora Presidente Cossiga telefonò personalmente alla Procura di Palermo per informarsi dell’accaduto e mostrare il suo cordoglio.
Sono passati quasi 23 anni e tutto è rimasto come allora. Ad abitare il perimetro del rudere qualche topo ed un giardino di alberi e spazzatura. Della palazzina non è rimasto niente, nemmeno le mura portanti oramai sostituite da lamiere fatiscenti, e nulla meglio del ”niente” è adatto a ricordarci quanto sia imprevedibile e ricorrente la follia umana, esattamente come l’oblio.
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