"Era così bella, la sua immagine riflessa sul vetro del banco del pesce surgelato, circondata dagli stoccafissi. Poi, come previsto, ci incontravamo clandestinamente al reparto salumeria. Sentivo le mie braccia tremare, stringevo fra le mani la mia autocertificazione.
Ricordo che una volta mi disse: "prendi tu l'ultimo salame..."
Me lo porse, svenni sullo scaffale delle penne lisce, ormai vuoto anche quello"
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