Quando sento parlare di poteri forti mi viene in mente quella volta in cui mia nonna inseguiva mio fratello intorno al tavolo brandendo il cucchiaio di legno e minacciando squartamenti tripli carpiati. Appena gli fu abbastanza vicina lo colpì col mestolo fradicio che gli si spezzò sulla schiena. Mio fratello allora si mise a ridere come una scimmia e così, incazzata al quadrato, si tolse la ciabatta e gliela tiró dietro.
Lo prese, era soddisfatta, si asciugò le mani sul grembiule.
Ecco, questo è quello a cui penso quando sento parlare di "poteri forti".
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