venerdì 18 marzo 2022

Da scimmia a scimmia

Ieri Zelensky ha concluso il discorso al parlamento tedesco con queste parole: "Cancelliere Scholz, butti giù questo muro. Mostri la leadership che la Germania merita, e i suoi successori saranno solo orgogliosi di lei."Il Bundestag, con una standing ovation, applaude orgoglioso e anche con qualche lacrimuccia di commozione. Zelensky sa con chi sta parlando e di cosa, sa bene quali tasti toccare e quale terminologia utilizzare, rinviando a concetti che solleticano piacevolmente gli animi teutonici.
Il 22 Marzo parlerà anche ai nostri di Montecitorio, attraverso quello che oramai è un format televisivo degno di un film di Carpenter. Quali argomenti utilizzerà per smuovere gli animi dei nostri amati governanti del Bel Paese? I partigiani sul cui parallelismo compirebbe una vistosa debacle dal punto di vista sostanziale, storico e narrativo? Sulla pizza? Sulla diffusione del mandolino nei primi del '900? Che leadership meritiamo?
In questi giorni ho visto molti dei nostri rappresentanti sventolare in mondovisione bandiere fisiche e ideologiche, ne ho visti alcuni appuntarsi coccarde al petto fregiandosi di essere "dal lato giusto della Storia", ne ho sentiti altri riesumare teorie filosofiche da manuale delle giovani marmotte siberiane.
Se queste sono le premesse delle trattative internazionali: come si può parlare di "negoziati per la pace" se manca il requisito fondamentale, almeno apparente, della terzietà e dell'imparzialità del mediatore o dell'arbitro?


Continuando a comportarci da tifosi, mossi da percezioni e giudizi di valore formatisi in virtù della nostra subcultura, perdiamo di vista l'obiettivo principale che al momento è quello di non estinguerci come i dinosauri nel Mesozoico.

#nowar




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