Il 22 Marzo parlerà anche ai nostri di Montecitorio, attraverso quello che oramai è un format televisivo degno di un film di Carpenter. Quali argomenti utilizzerà per smuovere gli animi dei nostri amati governanti del Bel Paese? I partigiani sul cui parallelismo compirebbe una vistosa debacle dal punto di vista sostanziale, storico e narrativo? Sulla pizza? Sulla diffusione del mandolino nei primi del '900? Che leadership meritiamo?
In questi giorni ho visto molti dei nostri rappresentanti sventolare in mondovisione bandiere fisiche e ideologiche, ne ho visti alcuni appuntarsi coccarde al petto fregiandosi di essere "dal lato giusto della Storia", ne ho sentiti altri riesumare teorie filosofiche da manuale delle giovani marmotte siberiane.
Se queste sono le premesse delle trattative internazionali: come si può parlare di "negoziati per la pace" se manca il requisito fondamentale, almeno apparente, della terzietà e dell'imparzialità del mediatore o dell'arbitro?
Continuando a comportarci da tifosi, mossi da percezioni e giudizi di valore formatisi in virtù della nostra subcultura, perdiamo di vista l'obiettivo principale che al momento è quello di non estinguerci come i dinosauri nel Mesozoico.
#nowar
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