martedì 18 giugno 2013

A pensar male si fa peccato però...

Giorni caldi per i diritti. Diritti non rispettati, diritti sopraffatti, diritti calpestati, diritti reclamati. Dalla Turchia ai Pride è un tumulto continuo e irriducibile. Il popolo vuole, il popolo chiede ad alta voce. E ai piani alti che succede?

Succede che prima, cioè dal concilio di Nicea ad oggi,  la Chiesa si preoccupa di mandare all'inferno gli omosessuali e che qualche genio del pastificio politico blatera "meglio fascista che frocio"; dai bassifondi del Mpa - l'illustre sconosciuto Figuccia- riferendosi al gay-pride scrive a Napolitano,  col tono da Nostradamus,  che saremo puniti come a Sodoma e Gomorra. Poi, dopo,arriva  il Papa più rivoluzionario della storia mondiale , Francesco I,afferma senza paura: "C'è una lobby gay qui nel Vaticano" e succede che i partiti di centro destra promuovono leggi a favore delle unioni omosessuali dopo anni  di moniti super-conservatori.

Ho il sospetto che la lotta per i diritti si svolga su un filo funambolico tenuto alle estremità da due forze. Ma è solo un sospetto, un pensiero. Vero è che a pensar male si fa peccato, però mi sembra un peccato anche non pensare.



Governare è far credere. 
(Niccolò Machiavelli)



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