Il Signor Capuleti vuole appioppare la figlia Giulietta ad un tizio di nome Paride tanto da organizzare un festino a casa loro per combinare il matrimonio. Nel frattempo Romeo, figlio di un Montecchi, innamorato di una certa Rosalina per dimenticarsi le pene d'amore si intrufola mascherato al party di casa Capuleti e incontra Giulietta di cui si innamora perdutamente. Alla fine della festa, Romeo, rischiando la pelle, si intrattiene ancora nel giardino di casa di Giulietta e per tutta la notte parlano fino al mattino, affetti da diarrea verbale acuta. Finalmente all'alba decidono di tagliare corto e...
Giulietta (affacciata al balcone col trucco scolato fino al collo): Buona notte, buona notte! L'addio che ci separa è un dolore così dolce, che ti direi "buona notte" fino a domattina (però purtroppo ho finito i minuti e quindi ti saluto subito, pensa).
Romeo (con la vescica piena come una zampogna): (E quand'è che la finisce che me la sto facendo addosso. Ancora mi tritura con buonanotte-buonanotte e domani mattina me ne devo andare a lavorare). Tira su di naso, stringe le gambe e parte con la filippica: Il sonno scenda sugli occhi tuoi, la pace nel tuo petto! Oh fossi io il sonno e la pace per riposare così dolcemente! Ed ora andrò alla cella del mio padre spirituale ad implorare il suo aiuto e a raccontargli la mia buona ventura. (Romeo controlla l'I phone, getta uno sguardo ai risultati Juve- Milan ed esce dalla scena)
...to be continued.
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