mercoledì 19 dicembre 2012

Neanche il tempo di pagare l'IMU. L'illegalità che uccide.



Giorno 17 dicembre 2012 ore 23.
In via Bagolino a Palermo sono letteralmente crollate due palazzine a causa di un cedimento strutturale. Purtroppo, la notizia non mi ha stupita più di tanto dal momento che,in quanto cittadina dell'urbe, conosco la zona e le sue costruzioni. La notizia del crollo si è chiaramente diffusa immediatamente dopo la catastrofe e il primo pensiero che ho fatto è stato " Che culo, neanche il tempo di pagare l'IMU".
Cinismo a parte, in base ai primi rilievi e alle prime testimonianze, tutti -compresi inquilini e proprietari- erano a conoscenza delle "vistose crepe" e degli "scricchiolii sinistri" che si sentivano da tempo.
E, tutti, erano a conoscenza del fatto che ben due piani erano stati sovra-costruiti abusivamente.
Il risultato è 4 morti, vittime non del caso fortuito, ma della negligenza e dell'imperizia. Vittime dell'illegalità che permea tutti gli strati sociali; dell'omertà, della reticenza che si trasforma in tacito assenso.
Una tragedia annunciata ed evitabile se avessero denunciato, se avessero solo usato il buon senso. Se solo. 
Il sindaco accorso immediatamente è stato tutta la notte insieme ai vigili del fuoco. 
Lo stesso sindaco che si è occupato il giorno dopo l‘inizio del suo incarico di far togliere i dossi (dissuasori di velocità) di Via Libertà (zona centralissima e "in") come un provvedimento d'urgenza perchè oltraggiante il decoro della città.
E invece 4 morti, 6 feriti e un cumulo di macerie, ricordi, sogni e sacrifici di una vita.
E il cane si è salvato.





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